venerdì 1 dicembre 2017

MASSIMO MION: ARTE URBANO DESDE VENECIA


Articolo su Muro Street Art.



Massimo Mion es un fotógrafo y artista italiano nacido en Venecia. Sus trabajos más conocidos están relacionados con el tema de la crisis de refugiados y migrantes que atraviesa Europa. Uno de ellos se titula Programa Europeo para la Migración y se encuentra en su ciudad natal. Muro le planteó algunas preguntas.

–¿Qué te motivó a pintar el mural “European Programme for Migration”? ¿Puedes explicarnos lo que significa con tus propias palabras?

–El objetivo de la obra es despertar la conciencia social acerca de la problemática migratoria y la política de migración de la Unión Europea. Y lo hago de una manera irónica. Ves a un niño que está jugando batalla naval. Pero el título te dice que ese no es un juego, y que las vidas que se están perdiendo en el juego son vidas reales.

“La obra no pretende darnos respuestas. El problema de los refugiados y los inmigrantes es demasiado complicado para pretender solucionarlo con un mural o por políticos, quienes lo único que hacen es tratar a la gente como números. El mural sólo quiere recordarnos que el problema está ahí en este momento, y que tenemos que enfrentarlo”.

–Cuéntanos, ¿tienes otros murales sobre el mismo tema de la migración…?

–Tengo otro relacionado con la migración y, en particular, con la miseria estrictamente conectada con ésta. La idea de este segundo mural es que el artista no es una persona que esté generalmente envuelta en el problema, por lo que su punto de vista podría estar distorsionado. En este trabajo estamos hablando de pobreza, pero el street art no está en la base de la Pirámide de Maslow (de las necesidades humanas)…y las latas de aerosoles no son de ninguna utilidad para este niño.

–¿Cuál es entonces tu postura frente a la crisis de los refugiados y, en especial, frente a la manera en que ha actuado la Unión Europea?

–En mi opinión la Unión Europea no tiene una política común para este enorme problema. Varios países hacen más esfuerzos que otros y el resultado es visible y espeluznante.

–¿Qué opinas de las muestras de solidaridad con los refugiados de otros artistas urbanos?

–En general me da igual. Es muy sencillo hacer una pintura…es mucho más complicado tratar de resolver el problema.

–¿Y sobre los grupos anti-migración?…

–No tengo sentimientos particulares hacia esos grupos. Pienso que la verdad se encuentra en alguna parte a la mitad del camino, y el objetivo del artista no es dar su particular punto de vista sino ofrecer la posibilidad de reflexionar en torno a un tema y evaluarlo desde diferentes perspectivas…

Su INZESTREET

Su INZESTREET.



European Street Art 15 Pieces Of Street Art And Graffiti From Europe And Beyond

Su Graffiti Wall Art.



TOP 10 DES OEUVRES DE STREET-ART ENGAGÉES


In questa pagina su Lasalopette.


Street artiste italien, Massimo Mion s’adresse directement au problème lié à l’immigration à travers une composition teintée d’innocence et d’ironie. En faisant appel à la représentation d’un enfant en train de jouer à la bataille navale, il symbolise de manière sarcastique les décisions prises par les gouvernements.

domenica 4 dicembre 2016

Intervista a cura di Clara Amodeo



"Può l’incontro, anche solo virtuale, con un grande artista cambiare la vita di un ingegnere? A giudicare dalla storia di Massimo Mion pare proprio di sì: durante una vita passata tra calcoli e trabattelli, l’arte di Banksy è entrata prepotentemente col suo carico emotivo e figurativo. Un’illuminazione, oltre che un libro, che hanno letteralmente stravolto l’ingegnere-artista Massimo Mion."


Articolo completo su Anotherscratchinthewall.com a cura di Clara Amodeo.


giovedì 22 settembre 2016

ARIELA

Ritratto di Ariela. Vernice vinilica su plastica montata su MDF e filo da imbastitura. 30 cm x 30 cm.



mercoledì 9 settembre 2015

Big Bad Wolf I e II a Brescia - Galleria dell'Incisione

Dal 26 settembre al 15 novembre presso la Galleria dell'Incisione, Brescia.




“C’era una volta una bambina…”: è l’incipit di una delle fiabe europee più note in tutto il mondo, Cappuccetto Rosso, cui la Galleria dell'Incisione di Brescia dedica una mostra dal 26 settembre al 15 novembre 2015.
I personaggi e le atmosfere di questa antica favola, comune alla tradizione orale di molti paesi ma resa celebre dal più recente adattamento dei fratelli Grimm, divengono i protagonisti del lavoro di alcuni artisti contemporanei chiamati dalla galleria a confrontarsi con un tema che ha da sempre affascinato e ispirato il mondo dell’arte e dell’illustrazione (dalle eccezionali incisioni tardo ottocentesche di Gustave Dorè alla coloratissima versione moderna di Bruno Munari).
Attraverso un punto di vista sempre nuovo e personale gli artisti coinvolti, molti dei quali hanno collaborato in passato con la galleria, rileggono la fiaba e ne propongono, con libertà assoluta di svolgimento, versioni inedite.

Opere di: Giorgio Bertelli, Nicola Boccaccini, Jessica Carroll, Joanna Concejo, Bonomo Faita, Armida Gandini, Fausto Gilberti, Alessandro Gottardo, Giorgio Maria Griffa, Ana Kapor, Riccardo Adelchi Mantovani, Marco Manzella, Franco Matticchio, Lorenzo Mattotti, Massimo Mion, Vladimir Pajevic, Erika Pittis, Sebastiano Ranchetti, Livio Scarpella, Cordelia von den Steinen, Elena Tognoli, Velasco Vitali, Marco Zuppelli.



domenica 29 marzo 2015

sabato 7 marzo 2015

Sindoni - Fabric Portraits a Spinea

Sindoni - Fabric Portraits di Massimo Mion a Spinea
Lo street artist veneziano presenta il suo progetto dedicato all'universo femminile in un nuovo allestimento. All'Oratorio di Villa Simion si apre un percorso tra volti di donne che “si accendono” e si “spengono” grazie alla luce in uno stencil capovolto.

Spinea VE – Oratorio di Villa Simion, Via Roma 265 - dall'8 al 25 marzo 2015



Si apre domenica 8 marzo (ore 16) a Spinea, nell'Oratorio di Villa Simion, la mostra Sindoni, Fabric Portraits di Massimo Mion.
Proprio nel giorno della Festa della Donna, l'installazione celebra l'universo femminile contemporaneo e propone dodici ritratti femminili su stoffa, delle dimensioni di 30 x 40 cm, che emergono dalla superficie grazie alla luce.
Dopo la prima tappa a Venezia, il progetto Sindoni trova oggi una la sua collocazione naturale nella preziosa architettura del XVIII secolo di Spinea, dove dialoga con uno spazio espositivo intimo e carico di suggestione, tra sacro e profano, presentando un nuovo allestimento e un'opera inedita di grandi dimensioni (70 x 80 cm) realizzata su cotone.

Sono volti di amiche che si incontrano ogni giorno ma anche icone dello spettacolo e del cinema che “si accendono” e si “spengono” in uno “stencil capovolto”. Lo street artist veneziano si ispira alle storie di donne e al loro vissuto personale per restituire la sua interpretazione su strati di stoffa pazientemente tagliata. Un sistema di retroilluminazione a led simula il bagliore di una candela e, in una successione ogni volta variabile, svela il volto raffigurato creando coreografie sempre diverse e rendendo unica l'esperienza della visita.
Partendo da sottovesti vintage degli anni Cinquanta, lenzuola di ospedale, tovaglie di un corredo matrimoniale, sguardi malinconici, espressioni più assorte e contemplative, oppure fiere e provocanti, raccontano emozioni e sentimenti innati nell'identità femminile. Usati e consunti, appartenuti a tante donne, i tessuti prendono nuova vita per accogliere storie di altre donne.

Promossa in collaborazione con il Comune di Spinea - Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, la mostra prosegue fino al 25 marzo, con ingresso gratuito.
Sabato 14 marzo, alle ore 17, è in programma un incontro con l'artista: Massimo Mion racconterà il percorso che nell'arco di un anno lo ha portato a realizzare un progetto che si ispira al significato dei tessuti impiegati per avvolgere i defunti nell'antichità, con l'obiettivo di dare una nuova identità al processo creativo dello stencil. “L'idea è di capovolgere il concetto stesso di stencil, tecnica che utilizzo da qualche anno per produrre la maggior parte dei miei lavori – spiega Mion - Nello stencil quello che si vede è la vernice che viene lasciata passare attraverso il foro inciso sulla superficie del cartoncino. In questo caso, invece, ciò che resta è la luce che passa attraverso la superficie stratificata della stoffa”.

Il percorso di Massimo Mion nell'ambito della street art e in particolare dello stencil, ruota attorno al tema Stencilism is a Humanism, un gioco di parole ispirato all’opera L'existentialisme est un humanisme di Jean-Paul Sartre, e a Banksy, uno dei più grandi artisti viventi che ha intitolato la sua prima personale, a Los Angeles Existencilism. Originario del veneziano, Mion è conosciuto in tutta Italia. E' stato selezionato in 2 edizioni del concorso indetto dall’Inail Dipingere la sicurezza sul lavoro e i suoi murales si trovano a Milano, alla Stazione di Porta Garibaldi e e alla Stazione Greco Pirelli. Per la Venetonight, promossa da Ca' Foscari, ha realizzato 4 icone di Philippe Daverio ispirandosi a Andy Warhol. E' vincitore del 6° concorso Murales a Lasino (Trento) e del concorso What’s the sound of your (he)art? organizzato a Malcesine per il BluesFestival.

INFO Ufficio Cultura del Comune di Spinea - tel. 0415071164 - http://massimomion.blogspot.it



Quadri in mostra della serie "Waiting"



domenica 21 dicembre 2014

Pizza Extended @ MeGusta Sottomarina


Pizza Extended @ MeGusta Sottomarina
Acrilico su legno, 180 cm x 180 cm, 2014.




 ph. Nicola Feriotti

ph. Nicola Feriotti

mercoledì 5 novembre 2014

Life in your hands @ Urbino


Da sabato 25 ottobre al 2 novembre 2014 presso Sala Raffaello –I° piano – Palazzo del Collegio Raffaello, URBINO - Piazza della Repubblica 3.


giovedì 23 ottobre 2014

"Io ci tengo" con It@art e Jane Goodall


"Io ci tengo" è la maglietta che ho disegnato per festeggiare l'80° compleanno di Jane Goodall, realizzata in collaborazione con It@art ed il Jane Goodall Institute.

In vendita su It@art.











La Dott.sa Jane Goodall con la maglietta "Io ci tengo".


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