sabato 7 marzo 2015

Sindoni - Fabric Portraits a Spinea

Sindoni - Fabric Portraits di Massimo Mion a Spinea
Lo street artist veneziano presenta il suo progetto dedicato all'universo femminile in un nuovo allestimento. All'Oratorio di Villa Simion si apre un percorso tra volti di donne che “si accendono” e si “spengono” grazie alla luce in uno stencil capovolto.

Spinea VE – Oratorio di Villa Simion, Via Roma 265 - dall'8 al 25 marzo 2015



Si apre domenica 8 marzo (ore 16) a Spinea, nell'Oratorio di Villa Simion, la mostra Sindoni, Fabric Portraits di Massimo Mion.
Proprio nel giorno della Festa della Donna, l'installazione celebra l'universo femminile contemporaneo e propone dodici ritratti femminili su stoffa, delle dimensioni di 30 x 40 cm, che emergono dalla superficie grazie alla luce.
Dopo la prima tappa a Venezia, il progetto Sindoni trova oggi una la sua collocazione naturale nella preziosa architettura del XVIII secolo di Spinea, dove dialoga con uno spazio espositivo intimo e carico di suggestione, tra sacro e profano, presentando un nuovo allestimento e un'opera inedita di grandi dimensioni (70 x 80 cm) realizzata su cotone.

Sono volti di amiche che si incontrano ogni giorno ma anche icone dello spettacolo e del cinema che “si accendono” e si “spengono” in uno “stencil capovolto”. Lo street artist veneziano si ispira alle storie di donne e al loro vissuto personale per restituire la sua interpretazione su strati di stoffa pazientemente tagliata. Un sistema di retroilluminazione a led simula il bagliore di una candela e, in una successione ogni volta variabile, svela il volto raffigurato creando coreografie sempre diverse e rendendo unica l'esperienza della visita.
Partendo da sottovesti vintage degli anni Cinquanta, lenzuola di ospedale, tovaglie di un corredo matrimoniale, sguardi malinconici, espressioni più assorte e contemplative, oppure fiere e provocanti, raccontano emozioni e sentimenti innati nell'identità femminile. Usati e consunti, appartenuti a tante donne, i tessuti prendono nuova vita per accogliere storie di altre donne.

Promossa in collaborazione con il Comune di Spinea - Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, la mostra prosegue fino al 25 marzo, con ingresso gratuito.
Sabato 14 marzo, alle ore 17, è in programma un incontro con l'artista: Massimo Mion racconterà il percorso che nell'arco di un anno lo ha portato a realizzare un progetto che si ispira al significato dei tessuti impiegati per avvolgere i defunti nell'antichità, con l'obiettivo di dare una nuova identità al processo creativo dello stencil. “L'idea è di capovolgere il concetto stesso di stencil, tecnica che utilizzo da qualche anno per produrre la maggior parte dei miei lavori – spiega Mion - Nello stencil quello che si vede è la vernice che viene lasciata passare attraverso il foro inciso sulla superficie del cartoncino. In questo caso, invece, ciò che resta è la luce che passa attraverso la superficie stratificata della stoffa”.

Il percorso di Massimo Mion nell'ambito della street art e in particolare dello stencil, ruota attorno al tema Stencilism is a Humanism, un gioco di parole ispirato all’opera L'existentialisme est un humanisme di Jean-Paul Sartre, e a Banksy, uno dei più grandi artisti viventi che ha intitolato la sua prima personale, a Los Angeles Existencilism. Originario del veneziano, Mion è conosciuto in tutta Italia. E' stato selezionato in 2 edizioni del concorso indetto dall’Inail Dipingere la sicurezza sul lavoro e i suoi murales si trovano a Milano, alla Stazione di Porta Garibaldi e e alla Stazione Greco Pirelli. Per la Venetonight, promossa da Ca' Foscari, ha realizzato 4 icone di Philippe Daverio ispirandosi a Andy Warhol. E' vincitore del 6° concorso Murales a Lasino (Trento) e del concorso What’s the sound of your (he)art? organizzato a Malcesine per il BluesFestival.

INFO Ufficio Cultura del Comune di Spinea - tel. 0415071164 - http://massimomion.blogspot.it



Quadri in mostra della serie "Waiting"



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